"L'unica certezza che c'è, quando arriva una malattia, è che occorre un cambiamento."

Dott. Pier Mario Biava

ANDREA POLIDORO
CANCER COACH

C'è un faccia a faccia al quale nessuno può esimersi: quello con la malattia.
Essa spesso irrompe nella nostra esistenza senza preavviso, scombinando i nostri piani e destabilizzando i nostri fragili equilibri. Uno sconvolgimento difficile da accettare.
Sebbene le riconosciamo razionalmente uno spazio nella vita, facciamo tremendamente fatica a reggere il confronto con lei per le paure che suscita in noi.
Entriamo facilmente nella modalità di sopravvivenza fatta di fuga o di lotta. "C'è da combattere", ci siamo sentiti dire, e "dobbiamo sconfiggere il nemico!".
E se si trattasse più di un incontro che un duello?

LA MALATTIA PUÒ ESSERE UNA TUA ALLEATA!

Sono convinto sia giunto il tempo di abbandonare una volta per tutte la retorica della lotta, ed entrare in una nuova ottica. Il combattimento stanca, nutre la paura di non farcela, sposta il focus sul nemico, alimenta il subdolo senso di colpa di non fare abbastanza o non essere all'altezza.Aiuta molto di più deporre le armi e fare pace. Pace con noi stessi , con la nostra storia, con le persone che l'hanno abitata. PACE.

Per questo possiamo rinunciare all'idea di combattere contro una malattia, e scegliere invece di ascoltarla. Essa rappresenta "un grido d'aiuto" che se sappiamo ascoltare, è capace di cambiare in meglio la nostra esistenza! Può essere davvero la nostra più grande e preziosa alleata!

E SE IL COACHING ONCOLOGICO
FOSSE L'AIUTO CHE STAVI SPERANDO?

CHE COS'È?

È un approccio specifico ed un METODO che abbraccia l'intera essenza della persona, creato con una scientificità operativa da Mara Mussoni, la prima cancer coach in Italia ed in Europa.Può essere l'approccio più prezioso ed efficace in questo determinante tentativo di rifare unità dopo la deflagrazione che genera la diagnosi di una patologia cronica e/o tumorale.
Il coaching oncologico dà potere personale a chi affronta la malattia e a chi ne è coinvolto indirettamente, trasformando la sofferenza in crescita mentale, emotiva e spirituale.
Si propone di portare consapevolezza nelle aree di interesse principali della persona, e ciò attraverso un percorso definito, concentrato nel tempo, in un'ottica di collaborazione ed interazione vissuta attraverso sessioni di ascolto e l'utilizzo di strumenti di coaching validati.Perché oltre alla guarigione, conta migliorare la qualità della vita e diventare un essere umano più libero e felice.

MARA MUSSONI
E IL COACHING ONCOLOGICO

Mara è la fondatrice del metodo di "Cancer Coaching", e da diversi anni ormai, sta aiutando decine e decine di pazienti e di familiari ad affrontare l'esperienza destabilizzante della malattia.

mara mussoni

Grazie al "Master in coaching oncologico" e alla fondazione della "Cancer Coach Academy", ha creato (e continua a costruire con instancabile impegno ed un'inesauribile passione) una rete di professionisti capaci di un aiuto davvero efficace ed impattante nella vita degli assistiti.La sua e nostra "missione" è fare la differenza nella vita delle persone, e ciò soprattutto per coloro che come te sono nel "deserto della malattia", là dove tutto sembra avvolgersi di buio, non sembrano esserci più riferimenti, e nell'immensa solitudine che provi, nessuno sembra più capirti veramente.


CAMBIARE LA VITA
ATTRAVERSO LA MALATTIA

CHI È IL CANCER COACH?

Mi chiamo Andrea Polidoro, ed oltre ad essere un Dottore in Scienze Infermieristiche, sono da poco anche un Cancer Coach con qualifica di Practitioner (Praticante).Il cancer coach è un professionista della relazione d'aiuto che ti accompagna nella sfida difficile che stai vivendo e ti fa guardare la malattia con occhi diversi.Siamo abituati a considerare una patologia come qualcosa di ostile contro cui combattere. E se invece si trattasse di un'opportunità (sì, un'opportunità!) che "qualcosa dentro di noi" ci sta offrendo per finalmente cambiare ciò che ci fa silenziosamente soffrire da molto (troppo!) tempo?


CHE FA IL CANCER COACH?

Il Cancer Coach ti propone di fare un percorso, “un viaggio”, per portare consapevolezza su alcuni aspetti "sommersi" cruciali nella nostra vita, che determinano le nostre convinzioni, condizionano il nostro agire, alimentano la nostra sfera emotiva, e che con molta probabilità hanno fatto la loro parte nello sviluppo della malattia.La sua tipicità è di scuoterti, sorprenderti, farti vedere le cose in modo diverso, porti domande scomode capaci di metterti in azione, farti progredire ad ogni sessione di un piccolo grande passo, risvegliare le tue risorse ed aiutarti a ritrovare il tuo potere personale nascosto.
Ti accompagna alla riscoperta di te stesso/a, che nel lungo e difficile viaggio della vita, hai fatto le acrobazie per stare in piedi, pagando il caro prezzo di esserti persa, perso di vista.
Se senti di aver bisogno di un aiuto di questo tipo, non esitare a contattarmi per una chiamata conoscitiva, cliccando il pulsante qui sotto.

La malattia ci offre un invito.
Sta a noi scegliere se accettarlo con la responsabilità di chi vuole prendere in mano la propria vita e trasformarla, o se rifiutarlo perché ci sentiamo vittime di un destino avverso a cui dare la colpa di ogni cosa.

E TU, CHE NE FAI DI QUESTO INVITO?

PERCHÈ FARSI AIUTARE DA UN CANCER COACH?

C'è un viaggio verso te che merita di essere vissuto. Ci sono momenti cruciali come lo è quello in cui ci viene annunciata una diagnosi difficile, in cui puoi scegliere di "tornare a casa" e ricominciare.

Senza giudizio, ripercorrendo le emozioni lasciate nei vicoli della tua storia, rinchiuse nelle soffitte dimenticate della tua vita. Per lasciare andare ciò che non serve più, ritrovare i propri bisogni e quel fondamentale sano amore per sé che è la base di tutto.
Con la luce necessaria della consapevolezza, l'energia dinamizzante di una rabbia che non sapevamo di portare dentro di noi, la tenerezza lenitiva della compassione, la forza guaritrice del perdono.

Sì, perché tutto ciò è guarigione!

Se lo vuoi, sono disposto a fare questo viaggio con te, e puoi trovarmi qui:

DOPO LA CONSEGNA DEL DIPLLOMA


"Di una malattia non si può essere responsabili: nessuno la cerca consapevolmente e nessuno la merita. Quello che però si può fare è diventare responsabili della propria guarigione [...]. La malattia non può rappresentare un freno allo sviluppo, ma un incentivo a riprendere "in mano i fili della propria esistenza e ricucire le toppe."Mara Mussoni